Informazioni, ricette e pensieri. Raccontiamo e raccontiamoci... Da mamma a mamma, da donna a donna... gravidanza, parto, allattamento naturale, stili genitoriali e tutto ciò che riguarda noi e i nostri figli...

giovedì 15 agosto 2013

Piccoli ranocchi... crescono

(il cuginetto Daniel con Nahele
estate 2013)
Il tempo passa molto più in fretta quando si hanno dei bimbi...
E Nahele è ormai grande... A novembre compirà 9 anni!!!
Ho sperato che questo blog avesse un po' di visibilità, ma non è stato così...
Non importa... era comunque un progetto che avevo in mente.
Questo è definitivamente l'ultimo post.
Spero che chiunque passi di qui per caso possa trovare 
spunti validi e qualche informazione interessante...
Grazie.
Serenità e benedizioni
Mama S.

giovedì 3 gennaio 2013

Benvenuto 2013!!!

(foto dal web)

Buon anno a chi "capita" di qui!!!
Questo mio blog è poco alimentato, ma ha tanta pratica alle spalle...
Chiedo davvero di cuore di volersi rendere partecipe chi volesse dare o ricevere informazioni riguardo 
gli argomenti che questo blog si è posto come obiettivi, perchè le informazioni non sono mai abbastanza
la consapevolezza di essere "programmate dalla Natura"a partorire e allattare in modo naturale
 non viene mai menzionata ai corsi pre-parto degli ospedali...
Chissà perchè?!?
Auguri infiniti a tutte le donne e ai compagni che le sostengono!!!
Serenità

giovedì 19 aprile 2012

Svezzamento? Parliamone...

Con Nahele non ho avuto dubbi riguardo al suo svezzamento: sarebbe stato il più naturale possibile, seguendo le sue richieste e le sue esigenze. E così l'ho allattato esclusivamente fino ai 10 mesi, passando poi direttamente alla pastasciutta col pomodoro e il parmigiano!!!
Certo non è così facile per tutti!!!  Ecco perchè vi segnalo il bellissimo post di Sara di Freshisland e i link da lei evidenziati per chi volesse saperne di più di svezzamento naturale...e, magari, VEG...

"Uno svezzamento naturale è una ricerca di equilibrio 
fra il desiderio della madre di rendere autonomo il proprio figlio 
e la sua disponibilità a separarsi da lei" 
(da "Allattamento e svezzamento" di W. e M. Sears ed Red!)

Buon svezzamento a tutt*!!!
Serenità...
Silvia

domenica 1 aprile 2012



Ciao a tutt*!!!
Eccomi con segnalazioni importanti...sull'alimentazione "consapevole"...
Per chi già conosce Veganblog, sa che ultimamente ha ampliato i suoi orizzoni in tema di "alimenteazione in gravidanza, allattamento e primi mesi" per chi segue un regime alimentare privo di cibi di origine animale.
Ebbene, il 1° maggio al Veganfestival si potrà partecipare a delle sezioni proprio su questi argomenti : qui l'articolo di riferimento su Promisland.it.
Buona settimana!!!
Silvia

lunedì 22 agosto 2011

Le idee di una fata...

Il nome mi è venuto in mente perchè mio marito dice che sembro Trilli: ho sempre qualcosa da fare, da costruire, da cucire, da incollare... Insomma le mie mani fanno cose incredibili anche per me, a volte... 
E in effetti chi meglio di una fata può fare cose con amore e creatività?!?  
Così ho deciso di farlo seriamente: mettere a disposizione ciò che faccio per la gioia e il benessere degli altri!
Troverete tutte le informazioni QUI nella nuova pagina dell'altro mio blog!!! 
E date un'occhiata in giro... con calma, vi prego!!!

Benedizioni e serenità a tutt*

giovedì 21 luglio 2011

Portare i bimbi


Per Nahele, il nostro bimbo che oramai a novembre compirà 7 anni, abbiamo utilizzato il marsupio circa un mesetto (il primo mese credo) in casa; la carrozzina è stata utilizzata i primi due mesi, sempre per stare in casa (lui era seduto lì dentro con l'appoggio per la schiena mentre io &papi cenavamo!) e il passeggino è servito al suo gioco di allenamento al camminare (ci si è seduto ben poco ma c'ha giocato tanto, avanti e indietro per il cortile!).
Dai tre mesi ai tre anni è stato portato con una fascia speciale chiamata Didymos, fatta di uno speciale tessuto intrecciato resistente anche ai pesi più notevoli.
E all'occorrenza fungeva da coperta, da cuscino, da borsa per i giochi, da stuoina. Ovunque andassimo, avevamo tutto quel che serviva: Didymos, poppa e qualche giochino in borsa ... et voilà... 
Portare i bimbi è istintivo e piacevole, oltre che assolutamente comodo e naturale (per molte culture è il solo modo di trasportare il bimbo!!!).
Segnalo alcuni posts molto interessanti su questo argomento nel blog di Claudia :
Sempre sul portare, segnalo anche il blog di EquAzioni e (per il momento)questo bellissimo post:

Naturalmente l'argomento è molto ampio: ci saranno ulteriori approfondimenti nei prox post.
Benedizioni e serenità!

mercoledì 20 luglio 2011

Guarda un po'...


Svezzamento, nutrizione, scelta vegetariana/vegana per i bambini piccoli: argomenti troppo importanti per non essere messi in evidenza e quindi linkati.
Elisa (linkata qui nel blogroll a fianco) si occupa di varie cose; oggi in particolare ci tengo a segnalare alcuni suoi post interessantissimi sullo svezzamento naturale:

http://www.mestieredimamma.it/11/07/2011/alimentazione/svezzamento-naturale/svezzamento-naturale-qualche-spunto-per-iniziare/ 

http://www.mestieredimamma.it/11/07/2011/alimentazione/svezzamento-naturale/svezzamento-naturale-qualche-spunto-per-iniziare/

http://www.mestieredimamma.it/04/05/2010/alimentazione/nutrire-significa-educare/

Ringrazio Elisa per gli argomenti importanti che affronta e per l'impegno con cui lo fa!
A questo aggiungo una mia relazione sul testo della dott.ssa T. Valpiana sull'argomento.

“L’alimentazione naturale del bambino” di T. Valpiana.
Questo libro si compone di 3 sezioni: la prima parla dell’alimentazione del lattante, la seconda dello svezzamento e la terza dell’alimentazione naturale dei bimbi più grandicelli.
Il primo capitolo riguarda addirittura la preparazione della mamma alla nascita del suo bimbo da un punto di vista alimentare: i principi dell’alimentazione naturale, gli alimenti consigliati, l’alimentazione dettagliata della gestante, con integratori e alimenti da evitare. E’ un capitolo molto interessante che tratta, anche con molta sensibilità, il punto di vista del neonato col suo istinto di suzione, che dopo la nascita dovrebbe essere soddisfatto prima possibile per non diventare angoscia e disperazione: “Dopo il sangue del cordone ombelicale, il latte diviene il legame tra due esseri”, perché “ il neonato, oltre al latte, succhia piacere e conoscenze”.
Il capitolo 2 mi ha fatto sorgere qualche perplessità. Si parla di allattamento al seno e si dice:”Dal 10° al 30° giorno il latte prodotto è più energetico e calorico. Solo dopo il 30° giorno, viene prodotto il latte definitivo”(pag.19). Ma il “latte maturo” non è forse prodotto già tra la 1a e la 2a  settimana (dopo il colostro, quindi) e mantiene le caratteristiche pressoché costanti per tutto il periodo dell’allattamento?
E ancora (pag.21):”[]quattro o cinque mesi di allattamento al seno costituiscono una riserva di salute che accompagna tutta la vita”. Cosa intende dire? Che bastano SOLO (o ALMENO) 4 o 5 mesi di latte materno perché il sistema immunitario del b. sia protetto? Che oltre il 5° mese non serve più il latte materno perché il sist. immunit. del b. ormai è formato e non riceverebbe più anticorpi? E’ poco chiaro questo punto.
Lo schema presentato poi con il confronto tra latte materno e quello vaccino è buono e chiaro, ma poi si passa alla “preparazione del seno” nel cap. successivo e qui…(pag.26) “poche gocce di limone sui capezzoli ogni giorno, faranno acquisire loro la necessaria resistenza”(mi sembra un consiglio un po’ obsoleto, oltre che inutile), perché verranno “maltrattati dalla violenta suzione del neonato affamato”…Oh, mamma! Non l’avevo mai visto sotto questo aspetto…
A pag.31 poi, si legge:”Se egli apprende che, nel momento in cui ha fame, viene data risposta alla sua esigenza, imparerà a NON CONFONDERE CONTINUAMENTE LA RICHIESTA DI CIBO CON QUELLA DI CONSOLAZIONE e instaurerà vere e proprie poppate”.(mi sembrava di leggere un trattato del 1800!!!) Credo che questa affermazione sia un po’…LIMITATIVA: il b. poppa quando ha fame , quando ha sete, quando è annoiato, quando è triste o ha dolore, senza CONFONDERE le cose…Il seno è LA risposta ad OGNI necessità!
Ci sono poi riferimenti un po’ contraddittori alla durata delle poppate (durata che va “progressivamente aumentata, fino a raggiungere i 15-20 min. per ogni poppa”, con eventuale ruttino tra una poppa e l’altra, anche se poco prima l’Autrice aveva affermato che “la durata di ogni poppata va decisa esclusivamente dal neonato”!!!) e alla loro frequenza, nonché un accenno allo svuotamento manuale del seno, da preferire al tiralatte elettrico o a pompa che possono favorire l’insorgere delle ragadi (che strano:a me è servito per farle andar via invece!!!)
Subito dopo (pag.33), l’A. ci dice che “particolarmente nel primo periodo, i capezzoli possono essere ripuliti con qualche goccia di limone e poi unti con burro di cacao o lanolina (ma non ne vedo la necessità!!!).Ma è sicuramente meglio detergere e ammorbidirli spalmando qualche goccia di latte” (ma le ghiandole di Montgomery allora a che servono?!? E l’Autrice sa che esistono?)
Poi raccomanda di “sostenere il seno con un morbido e ampio reggiseno in cotone, evitando però quelli del tipo da allattamento in commercio, perché questi indumenti bloccano il flusso di latte e rendono difficile la presa del capezzolo da parte del b.” e anche questa mi risulta nuova…
Subito lì accanto ci sono anche consigli sui “cibi da evitare” perché altererebbero il gusto del latte: mi sembrano, anche queste, indicazioni un bel po’ superate! Se assunti in gravidanza, il b. si è già in parte abituato al loro gusto, per cui non c’è motivo di non mangiarli anche dopo, in allattamento.
E il capitolo si conclude con uno schema, conciso ma efficace, dei vantaggi dell’allattamento al seno per il neonato e  per la madre.
Il capitolo successivo tratta “L’allattamento artificiale”, che a parer mio c’entra poco con L’ALIMENTAZIONE NATURALE DEL B., ma secondo l’A.ci sono motivi culturali e psicologici che portano ad allattare artificialmente le donne di oggi; però la morale è: meglio una madre che dà il biberon, ma è serena, piuttosto che una madre che offre il seno per forza.
E nonostante ribadisca (pag.43) che per “i primi 6 mesi di vita l’alimento migliore è il latte materno” e che dunque “l’allattamento artificiale è da usare solo in assoluta assenza di latte materno(della madre naturale o di altre donne)”, ci tiene comunque a dare informazioni circa i latti in polvere(riferimento, secondo me, fuori luogo!), i latti vegetali, il latte di cereali (con tanto di ricetta per prepararlo in casa), il latte di mandorle,quello vaccino e quello di capra e dà uno schema alimentare per i primi quattro mesi, con cui si è constatato uno sviluppo regolare del b.
Ci dà perfino indicazioni sul biberon, su come pulirlo e come tenerlo per nutrire il b.!
C’è quindi un capitolo che raggruppa delle situazioni “particolari”(solo accenni, peraltro!): nascita pretermine, nascita gemellare, ittero neonatale, neonati con problemi(ad es. malformazioni di qualche tipo o  palatoschisi), familiarità allergica, taglio cesareo( per cui dice che “la donna deve essere messa nella condizioni di riposare[] Già dal 3° giorno, l’organismo inizierà a riprendersi e l’allattamento potrà instaurarsi libero e abbondante”…spero non voglia dire che si devono aspettare 3 gg prima di allattare il proprio bimbo se nasce col t.c.!) e parla anche di “ritorno al lavoro della mamma”(ma questo cosa c’entra con le situazioni particolari presentate prima?), con tanto di rimandi alla normativa italiana in materia di “tutela della madre lavoratrice e congedi parentali” e conclude il cap. con riferimenti alla “Strategia globale UNICEF per l’alimentazione dei neonati e dei bambini”: non è chiaro se quanto detto in questo box sia ripreso da qualche testo dell’UNICEF o sono parole dell’A., però si afferma che “Gli operatori sanitari andrebbero messi in condizione di offrire sostegno efficace sull’alimentazione e[] questi servizi andrebbero estesi tramite[] gruppi di mutuo aiuto (aiuto da mamma a mamma)”. Ma La Leche League fa proprio questo, perché non viene citata?!?
La prima parte del libro si conclude con una serie di elementi e parametri da osservare per verificare il benessere e la salute del bimbo.
Si passa alla 2a parte, lo svezzamento, e se all’inizio dice evidente che il miglior cibo per il b. è il latte materno e che più a lungo gli viene fornito meglio è, l’A. avverte però che “un allattamento materno esageratamente prolungato, anche oltre i segnali di autonomia del b., spesso risponde più alle esigenze della madre che non a quelle del figlio”. Non è specificata però l’età del b. entro cui l’allattamento al seno può essere correttamente prolungato e al di là del quale è invece esageratamente prolungato (come se ci fosse un’età al di là della quale è bene non fare più coccole al b. per non creare problemi psicologici e di distacco da e per la madre!) e ancora:”[] passare da un’alimentazione lattea ad una più variata è []la ricerca di un’alimentazione che si adegui alle diminuite necessità di crescita del b.”. Diminuite? Non semplicemente cambiate?
Poi si dice che “lo svezzamento è un momento delicato per lo sviluppo del b.” perché “la madre gli rifiuta il cibo abituale, gli offre degli alimenti dal gusto diverso…”, ma il cibo – soprattutto all’inizio!!!- è INTEGRAZIONE del latte materno e NON SOSTITUZIONE!
Seguono allora indicazioni sulla necessità che il tutto avvenga come passaggio graduale, senza fretta e senza imbrogli o distrazioni durante il pasto e che si lasci il b. libero di toccare il cibo e le cose che ha intorno per imparare a conoscere anche con le mani, oltre che con le stoviglie adatte a lui (che devono essere sempre pulite e senza disegni sofisticati…).
Un capitolo, secondo me, valido (finalmente!) è quello successivo, dove si danno motivazioni per cui scegliere alimenti il meno possibile manipolati, il più possibile integri, come la Natura ce li offre, con uno sguardo approfondito alle combinazioni alimentari, ai tipi di cottura migliori, ai condimenti e agli “effettivi bisogni alimentari dell’organismo umano”, ricordando che in una alimentazione vitale del b. sono indispensabili per la sua crescita anche il sole, l’aria e l’acqua.
Dopo una critica (ben fondata) alla dietetica infantile prodotta dalle grandi aziende riguardo al problema delle intolleranze ed uno schema per le diverse tappe dello svezzamento, dai 5 mesi ai 3 anni d’età, da applicarsi “con buon senso ed elasticità mentale”, si passa alla parte più corposa del libro: gli alimenti nel dettaglio, proprietà, perché mangiarli, perché no, con tanto di facili ricette da realizzare.
Si conclude con riferimenti a condizioni “particolari” come: il b. che non mangia, che mangia troppo, quello allergico, quello vegetariano e il b. ammalato; insomma, un accenno a situazioni che potrebbero verificarsi e che possono cogliere impreparati.
La 3a ed ultima parte (la più breve) ribadisce i vantaggi di un’alimentazione sana anche dopo che il b. è cresciuto e suggerisce, ad esempio, cosa offrirgli a colazione, pranzo, merenda, cena, in vacanza o durante una festa.

Concludendo, direi che questo testo presenta numerose incongruenze- soprattutto nella prima parte- e gli schemi sono da prendersi davvero “con le molle”, ma se utilizzato come guida ai singoli alimenti, così da poter avere informazioni dettagliate su cosa mangiamo e facciamo mangiare al nostro b. a partire dallo svezzamento, può essere un’utile fonte di proposte alimentari.
Sicuramente è da sconsigliare ad una mamma che ha appena cominciato ad allattare, se non ha le informazioni corrette: è troppo contradditorio e in alcuni casi superato!


Serenità e benedizioni a tutt*